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La Campana della libertà - Service Distretto 2031


Il Distretto Rotary 2031e il Distretto Lions 108 Ia1 hanno donato all’ Arma dei Carabinieri, per il posizionamento presso la storica Caserma Cernaia di Torino, una campana in bronzo per celebrare il Primo Centenario della fine della Grande Guerra. La cerimonia, nella toccante solennità del cortile della Caserma, si è svolta alla presenza di tutti gli Allievi Carabinieri schierati in formazione e di oltre 400 ospiti Rotariani e Lions.

‘Una campana fa un popolo’, recita un antico adagio. La saggezza popolare, infatti, ha sempre ragione: specie quando si trova a celebrare valori fondanti e fondamentali come l’unità, la pace e la libertà, attraverso la menzione storica e sacrale della Memoria.

È questo lo spirito e la comunione di intenti che ha indotto i Distretti Rotary 2031 e Lions 108 Ia1, per lodevole iniziativa dei rispettivi Governatori Antonietta Fenoglio e Luigi Tarricone, a celebrare degnamente il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale donando congiuntamente all’Arma dei Carabinieri una preziosa campana commemorativa. La scelta per il suo posizionamento è caduta, di comune accordo con i vertici dell’Arma, sulla storica Caserma Cernaia, dal 1864 a oggi polo di riferimento assoluto nella formazione dei giovani Allievi dell’ Arma stessa.

La cerimonia di consegna, svoltasi con doverosa ma sentita e partecipata solennità, si è tenuta il 13 ottobre 2018 (data che a lungo ricorderemo con emozione e gratitudine) alla presenza delle Autorità locali, di tutti gli Allievi Carabinieri schierati in formazione, e di un pubblico di 400 Rotariani e Lions, ben consapevoli della valenza istituzionale e associativa che questo gesto racchiude. Agli inni Rotary e Lions hanno fatto seguito gli indirizzi ufficiali di saluto e ringraziamento, che hanno introdotto lo scoprimento inaugurale della Campana e la sua benedizione da parte del Cappellano Militare. A conclusione, l’avvincente momento dell’Ammaina Bandiera sulle note dell’Inno Nazionale cantato all’unisono dagli Allievi Carabinieri e da un pubblico palesemente emozionato. E da qui inizia la vita della Campana della Libertà, che sarà definitivamente collocata all’ingresso del presidio Militare, su di una elegante struttura artistica in ferro battuto, opera dell’Arch. Sonia Bigando.

La fusione della campana è stata commissionata alla ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone, in Molise, la più antica fabbrica di campane al mondo (l’inizio dell’attività risale infatti all’ anno 1000), e tale da meritarsi la dichiarazione di “Patrimonio dell’Umanità” da parte dell’Unesco. Il bronzo ha un diametro di 50 centimetri, pesa 75 chilogrammi e suona la nota Sol bemolle. Sui quattro lati finemente decorati a mano con secolari procedimenti artigianali dai Maestri d’arte Marinelli (da 30 generazioni alla guida dell’impresa), reca anzitutto l’intitolazione “Campana della Libertà – Suono festosa rintocchi di pace” (intitolazione felicissima, dove ancora una volta si evidenzia l’inscindibilità del binomio Libertà e Pace), accompagnata dallo stemma della Repubblica Italiana. Compaiono poi i loghi e i motti dei Club Service promotori dell’iniziativa (‘Servire al di sopra di ogni interesse personale’ per il Rotary, e ‘We serve’ per il Lions). Infine, a memoria perenne, la data di donazione.

Una campana, però, che non vuole essere solo simbolo ed enunciazione di principi e valori, ma anche omaggio sincero alla secolare tradizione delle numerose Campane dei Caduti, che su tutto il territorio nazionale costituiscono un’espressione artistica, culturale e architettonica tipica del nostro Paese. E, a ben considerare, questa ‘Campana della Libertà’ è la seconda campana celebrativa della Grande Guerra nella storia della città di Torino. Infatti la prima (di cui si sono perse le tracce) fu a suo tempo posizionata sul campaniletto (tuttora esistente) di quella che allora venne chiamata Torre Littoria nei pressi di Piazza Castello, e fusa all’epoca proprio a ricordo degli eroici caduti nella Prima Guerra Mondiale.

Ma i Caduti che vanno ricordati con tutto il nostro più assoluto rispetto e la nostra profonda gratitudine non sono solo quelli che, cent’anni or sono, con il loro estremo sacrificio consentirono di concludere l’unificazione del Paese. Sono anche coloro che, con lo stesso identico sacrificio, oggi e ogni giorno, difendono la sicurezza e la civile convivenza di questo stesso Paese. Ecco perché, Rotary e Lions, accomunati non solo dalla lodevole volontà commemorativa ma anche dalla medesima vocazione di servizio, hanno deciso di devolvere una parte significativa del ricavato dell’evento a favore di un orfano, figlio di un Militare dell’ Arma recentemente caduto in servizio. Non sarà però un gesto una tantum, ma l’inizio di un percorso di vicinanza che accompagnerà una giovane vita nelle sue esperienze di studio e di lavoro.

Se dunque il dono della Campana della Libertà è stato un gesto, materiale e concreto, denso di significati, altrettanta ricchezza di significati e di suggestioni per la nostra riflessione troviamo nelle parole pronunciate durante gli interventi di saluto e di ringraziamento. Vale la pena, allora, ricordarli singolarmente.

“In un momento in cui sembra grandemente scemato il senso del dovere e dove i più esaltano prevalentemente i diritti, come Governatore del Distretto 2031 del Rotary International ho sentito l’esigenza di ricordare quanti hanno combattuto, anche a costo dell’estremo sacrificio, per la nostra Patria. Per celebrare degnamente i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ho deciso pertanto, unitamente al Governatore del distretto Lions 108 Ia1, di donare una campana, simbolo di pace, alla caserma Cernaia, ove vengono formati i giovani Allievi dell’Arma dei Carabinieri. Arma che ha partecipato al conflitto con l’onore di sempre e che ancor oggi sempre la contraddistingue. Nel contempo, per unire a questo dono un gesto di solidarietà, verrà erogato un aiuto concreto per un bambino orfano di un Militare dell’Arma caduto in servizio” dichiara Antonietta Fenoglio, Governatore del Distretto Rotary 2031.

Leggi qui l’indirizzo di ringraziamento e saluto del Col. Benedetto Lauretti, Comandante della Scuola Allievi Carabinieri.

Leggi qui la trascrizione della relazione del Prof. Oliva, curata da Carlo Battellino, socio del R.C. Gattinara.


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