Quest’anno il Rotary Club Cuorgnè e Canavese compie trent’anni: è stato costituito il 13 aprile 1985, tenuto a battesimo dal RC di Ivrea. Tra i suoi soci figuravano –come figurano ancora oggi- imprenditori e professionisti tra i più affermati del territorio. Oggi il Club conta 45 soci ed è guidato da Ezio Zanotto. Per celebrare con simpatia e solennità il trentesimo anniversario, il Rotary ha deciso di ricordare attraverso 80 immagini storiche tratte dall’inesauribile raccolta dell’Archivio Audiovisivo Canavesano le tante storie del lavoro in Canavese nel corso del Novecento. La mostra ha avuto una prima tappa nelle sale del Castello di Castellamonte domenica 10 maggio 2015 ed è stata trasferita presso il Centro Congressi Pietro Martinetti di Castellamonte dove resterà visitabile fino al 31 maggio (info Ufficio Cultura della Città di Castellamonte – tel. 0124.5187216). Sono fotografie che raccontano una storia di duro lavoro che, oltre alla tradizionale agricoltura e al terziario, riguardano il tessile e la meccanica: una storia di successo, specie nel settore dello stampaggio a caldo, tanto che l’Alto Canavese è chiamato “la piccola Ruhr”.
Nella sua lunga storia, il Rotary Club ha avuto un’attenzione particolare per il suo territorio. Tra gli interventi più significativi, in ambito culturale si ricordano il restauro delle cappelle del Santuario di Belmonte e i numerosi interventi sulle strade del Parco del Gran Paradiso. In campo medico, grazie alla proficua collaborazione con le Autorità sanitarie, sono stati effettuali interventi pluriennali sulla dislessia, sull’aneurisma e quello denominato “P.A.S.S.” per il controllo andrologico. L’anno scorso è stato donato un elettrocardiografo di ultima generazione al CAP di Castellamonte. In ambito assistenziale, gli interventi del Club sono stati numerosi e costanti attraverso varie formule, dai pacchi dono natalizi a interventi diretti a persone e famiglie in difficoltà. Tra questi, significativo è il “campus marino” durante il quale alcuni rotariani accompagnano un gruppo di ragazzi con problematiche psichiatriche in un soggiorno al mare. Non ultimo è il tradizionale sostegno alla “Casa degli amici di Francesco”.